MAGGIO 2023
“Grande è meglio, più costoso è meglio” ? forse no…
Benvenuti a tutti in questo nuovo articolo.
Quello di cui voglio parlarvi oggi, è un aspetto molto importante che credo possa interessare a tanti appassionati: spendere molto ci darà risultati migliori rispetto a spendere poco? I prodotti più costosi sono sempre migliori dei più economici?
Ognuno di noi ha i propri desideri, ed è giusto, facendo sacrifici giornalmente, che sia più che meritato ogni tanto esaudirne alcuni.
Purtroppo a volte si è frenati da due aspetti principali: il prezzo in primis e poi non poter provare un prodotto con tranquillità prima dell’ acquisto, magari confrontandolo con con altro per capire veramente cosa ci serve e dargli un valore “dimensionato alle nostre esigenze”.
Dato che una comparazione pratica è sempre il miglior modo per capire le differenze fra un prodotto e un ‘ altro di stessa categoria, perché non farlo con il top che esiste sul pianeta!? 😎
Da qui l’ idea folle di confrontare il “piccoletto” OLYMPUS 12-45 mm F 4 ( relativo 24-90 mm su formato full frame) con il miglior zoom mai costruito in questo range focale : il Leica 24-90 mm F 2.8-4
Olympus 12-45 mm F 4 Micro 4/3 VS Leica 24-90 F2.8-4 Full frame parliamone assieme
Dopo tanti anni di esperienza, ho avuto la possibilità di usare, provare e comprendere diversi prodotti, acquisendo così nel tempo, una discreta competenza unita ad un buon senso analitico/critico.
L’ intenzione di questo articolo, non è quello di fare una “gara” ma mostrarvi le caratteristiche del piccolo, semplice ed economico Olympus 12-45 mm F4 Micro 4/3 e vedere le effettive differenze in campo con un obiettivo di stesso range focale ma : grande, complesso e costoso; osservare tali differenze e dargli un valore personale.
Oltre che soffermarsi sugli aspetti tecnici, progettuali/ottici e i risultati numerici sulle tabelle e grafici, credo che un obiettivo, vada valutato principalmente per il suo risultato in campo e l’ esperienza d’uso.
Naturalmente, non voglio affermare che un dato in un grafico, non possa essere una preziosa guida su ciò che in parte si rivelerà nel mondo reale, ma voglio suggerire e ricordare che, il metro di misura di ciò che osserviamo, alla fine, è sempre relazionato ai nostri occhi e alla nostra percezione “umana”. Aggiungo che il test finale in stampa, sia la prova definitiva per esprime un giudizio chiarificatore e completo.
Nello specifico parliamo di due obiettivi che sono pensati e progettati per due sistemi diversi: Il MICRO 4/3 e L MOUNT Full frame.
Prima di entrare nel dettagli vorrei subito fissare un aspetto molto rilevante.
Ad oggi, il prezzo IN NEGOZIO FISICO da nuovo è di 670 euro circa per l’ OLYMPUS 12-45 mm F 4 e 5200 euro circa per il LEICA 24-90 F 2.8-4 😵
Nell’ usato invece, rispettivamente 400 euro circa e 3000 circa 😅
Di fatto, c è una differenza di prezzo di 8 volte circa fra l’uno e l’altro. Questo aspetto durante tutte le valutazioni suggerisco di tenerlo in considerazione.
FOTO DEGLI OBIETTIVI IN QUETIONE NON ESTESI
OLYMPUS 12-45 mm F4 MICRO 4/3 e LEICA 24-90 mm F 2.8-4
Nascono entrambi concettualmente come “tutto fare” e si prestano utili in diverse condizioni di lavoro. La gamma di focali che toccano permette di scattare fotografie che vanno dal reportage, documentazione, matrimonio, viaggio, shooting, paesaggio, insomma un pò di tutto.
Prima di iniziare ad analizzare le caratteristiche, guardare delle immagini comparative e riflettere un po’ sui risultati, puntualizziamo per correttezza e precisione una cosa.
Avrete visto che il diaframma nel caso dell’ Olympus 12-45 mm e di F4 costante, mentre nel Leica 24-90 mm è variabile da 2.8 a F4. Nel contenuto del presente articolo non ho volontariamente ritenuto questa variabile troppo condizionante per la comparazione e i risultati pratici finali, in quanto di fatto, nel Leica, l’ apertura di F 2.8, ce l hai solo a 24 mm e appena allunghi di un millimetro la focale si chiude subito progressivamente rendendo la distanza in termini operativi quasi nulla.
Iniziamo ad analizzare dimensioni, peso e ingombri.
Presi singolarmente stiamo parlando di 254 gm di peso e 63×70 mm di dimensioni con diametro filtri 58 per l’ OLYMPUS 12-45 mm F4, e 1140 gm di peso e 88×130 di dimensioni con diametro filtri 82, il LEICA 24-90 F 2.8-4.
FOTO DEGLI OBIETTIVI ESTESI
OLYMPUS 12-45 mm F4 MICRO 4/3 e LEICA 24-90 mm F 2.8-4
In entrambi i casi, la rotazione che dobbiamo effettuare per passare ai due estremi è di 90° gradi, con la naturale differenza che: l’ Olympus, in quanto ha dimensioni generali e un diametro molto ridotti, ti permette di passare da 12 mm a 45 mm (relativi 24 90 su FF) in una frazione di secondo e può essere manovrato volendo, anche con un dito sulla parte bassa dell’anello di zoommata, ( PER INTENDERSI TIPO LENTI LEICA M).
Il Leica, invece, ha bisogno di più tempo, impegno e forza nell’ accompagnamento, obbligandoti ad una presa generale macchina/lente sempre molto importante e posizioni stabili che rendono impensabile lo scatto con una mano sola, cosa che invece è possibile fare in “scioltezza” con l’ Olympus.
Altro aspetto a mio parere molto importante è l’ allungamento della focale “non desiderato” quando abbiamo la macchina in spalla e l’ obiettivo punta verso il basso, mi spiego :
Uno degli aspetti che personalmente ritengo noioso degli zoom, è che non si possa bloccare l’ obiettivo alla focale che desideriamo.
Vi esprimo un mio parere per farvi comprendere perché la caratteristica sopra citata per me è importante.
La mia opinione è che gli zoom vadano utilizzati e settati alla focale adatta in base al contesto spaziale e prospettico e poi ci si muove all’ interno della scena senza variale focale, non il contrario. ( chi è interessato a questo argomento viene trattato durante i miei corsi on line e workshop https://andreabernesco.com/workshops/ https://andreabernesco.com/on-line-consulting-with-andrea/ ).
Quasi tutti gli obiettivi, a parte in alcuni dove è presente il blocco alla focale più grandangolare, appena si lasciano estesi per qualche secondo, quando li ritiriamo su non hai la stessa focale che avevi impostato precedentemente. Soprattutto lavorando con due corpi, potendo sfruttare proprio la comodità di uno zoom( OSSIA AVERE PIU FOCALI IN UN OBIETTIVO), decidere in base alla circostanza a quale focale fissarli penso che sarebbe una cosa molto utile.
Nel caso del Leica abbiamo il presente comportamento, conseguenza anche della sua costruzione massiccia e pesante. Appena lo lasci un pò esteso quando punta verso il basso la forza di gravità fa il suo lavoro e lo fa allungare, mentre col “piccoletto Olympus 12-45 mm F4 , grazie alla sua leggerezza e compattezza questo non succede mai, rendendolo di fatto operativamente un insieme di fissi F4.
FOTO DEGLI OBIETTIVI VISTI FRONTALMENTE FILTRO 58 CONTRO FILTRO 82
OLYMPUS 12-45 mm F4 MICRO 4/3 e LEICA 24-90 mm F 2.8-4
Arrivando ai relativi 90 mm di estensione massima, la capacità di ingrandimento a mio parere è un altro aspetto che aggiunge valore ad un obiettivo di questa categoria.
L’ obiettivo Olympus ha una distanza minima di messa a fuoco di 12 cm con un fattore d’ ingrandimento di 0.25 x (equivalente 0.5 x nel FullFrame) che lo rende ottimo per i close up spinti e macro generiche.
Il Leica arriva ad una minima distanza di 30 cm e con risultati d’ ingrandimento nettamente inferiori all’ Olympus.
VEDIAMO LA DIFERENZA DI INGRANDIMENTO DEI DUE OBIETTIVI
IN ALTO OLYMPUS 12-45 mm ESTESO a 45 mm MINIMA DISTANZA DI 12 CM SOTTO LEICA 24-90 mm F 2.8-4 ESTESO A 90 mm MINIMA DISTANZA DI 30 CM
Tutti e due sono costruiti in metallo, per precisione l’ Olympus ha anche qualche parte in plastica (ottima ma plastica), mentre il Leica è interamente in metallo. Entrambi sono tropicalizzati e utilizzabili in condizioni climatiche avverse.
Sono due obiettivi provvisti di autofocus e le prestazioni in linea generale sono molto elevate in condizioni di buona e media illuminazione, sia in termini di precisione che velocità. In scarsa luce la situazione cambia; tutti e due rallentano ma l’ Olympus ha prestazioni nettamente migliori. In scarsissima luce, entrambi hanno bisogno della luce ausiliaria ma anche in questo caso, l’ Olympus 12-45 mm F4 del sistema MICRO 4/3, ha prestazioni nettamente superiori al Leica.
N.B Le prestazioni AF possono cambiare in base alla categoria e anno di produzione della macchina utilizzata, sia per il Sistema/consorzio L MOUNT che per il MICRO 4/3; perciò suggerisco in entrambi casi, di provare gli obiettivi su diverse fotocamere e possibilmente sulle top di gamma più recenti per capire il potenziale massimo esprimibile.
Guardiamo un po’ di immagini assieme.
N.B. Come in tutti gli articoli dove comparo sistemi con formati diversi, vi ricordo che per eguagliare il risultato visivo, “relaziono” le focali, i diaframmi e scatto in camera con lo stesso rapporto altezza larghezza.
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24 90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
LEICA 24-90 mm
OLYMPUS 12-45 mm
UN INGRANDIMENTO ECCESSIVO MA SOLO PER FARVI COMPRENDERE CHE LE DIFFERENZE SONO VISIBILI CON INGRANDIMENTI ENORMI (IN QUESTO CASO EQUIVALE AD UNA STAMPA DI 1 METRO E 20 CM) E SI NOTA SOLO NEI BORDI ESTREMI
IMMAGINE A DESTRA LEICA 24-90 mm SL A SINISTRA OLYMPUS 12-45 mm
MOLTO CURIOSO CHE IN QUESTO CASO, l’ OLYMPUS 12-45 F4 GESTISCA MEGLIO LE ABERRAZIONI . RICORDO 670 euro contro 5200 circa PREZZI DA NUOVO IN NEGOZIO
AL CENTRO DEL FOTOGRAMMA ALTRO INGRANDIMENTO PER VEDERE IL DETTAGLIO FINE, DIREI SOVRAPPONIBILI
OLYMPUS 12-45 A SINISTRA E LEICA 24-90 A DESTRA
AL BORDO ESTREMO DESTRO ALTRO INGRANDIMENTO.
A SINISTRA OLYMPUS 12-45 mm A DESTRA LEICA 24-90 SL
PER ESSERE “MANIACI” 😂 IL LEICA HA UN LEGGERISSIMO VANTAGGIO IN TERMINI DI MICROCONTRASTO NEL DETTAGLIO FINISSIMO E NEL BORDO ESTREMO MA DIREI CHE LA DIFFERENZA E’ APPENA PERCETTIBILE E RIPETO, SIAMO AD UN INGRANDIMENTO CHE SIMULA UNA STAMPA DI 120 cm. VI RICORDO POI CHE STAMPE GRANDI COSI’ VENGONO OSSERVATE DA QUASI DUE METRI, DOVE CERTE MICRODIFFERENZE NON RIUSCIAMO A VEDERLE 😅
CHE VE NE PARE ? VEDETE DIFFERENZE RILEVANTI ? A ME SEMBRANO OTTIMI ENTRAMBI 😅
ALCUNE FOTO SCATTATE IN USO REALE CON L’ OLYMPUS 12-45 mm F4
Le immagini mi sembrano abbastanza esplicative.
Personalmente ritengo gli obiettivi quasi sovrapponibili per quanto riguarda la qualità d’immagine, le differenze appena visibili, al di la di quelle legate alle caratteristiche “estetiche” del comportamento del rendering, o cromatiche etc, direi che sono apprezzabili in ingrandimenti dagli 80 cm in su.
Riassumendo, dai test eseguiti, si vede un vantaggio leggero in termini di nitidezza nel Leica quando si osservano dettagli finissimi nella “follia del 100%” 😅 e una leggera correttezza cromatica maggiore nelle aberrazioni ai bordi ( MA DIPENDE LA DISTANZA DI LAVORO), sempre ad ingrandimenti importanti, per i resto siamo li…
Come ho scritto all’ inizio dell’articolo, il criterio di giudizio di un obiettivo va sempre, a mio avviso, valutato in campo, ossia nella vita reale.
“Cioè? ma che intendi Andrea per valutato in campo, per vita reale? ”
Giusta domanda 👍👏. Una caratteristica fa la differenza quando il contesto/situazione la fa emergere. Mi spiego meglio:
Quando ricerchiamo in termini qualitativi assoluti l’ eccellenza, è importante che tale straordinarietà sia visibile e apprezzabile. Quindi, per fare un esempio banale, se acquisto un auto che raggiunge i 300 kilometri orari e poi la guido in un centro storico a 50 km orari, la caratteristica della velocità non potrà essere apprezzata.
Nel caso della fotografia, facendo solo un esempio, citiamo la risolvenza altissima. Se uno non stampa quasi mai e posta generalmente le foto a 500 kb sui social poi visualizzati su uno smartphone, o al massimo stampa 10 foto l’anno 20×30, sicuramente questa caratteristica non sarà apprezzabile. Diversamente se stampi sempre un metro e mezzo, a parità di condizione con un obiettivo meno risolvente, apprezzerai la miglior prestazione, quindi sarà più ragionevole spendere di più per godere di un risultato più efficiente.
Per quanto riguarda la “vita reale e in campo”, mi riferisco a foto che saranno utili e utilizzate. Non penso che sarebbe entusiasmante vedere una mostra di immagini di test su mire ottiche visualizzate su dei monitor allargate al 100% appesi ad un muro, siete d’accordo ? spero di si 😅 . Quindi analizziamo, siamo critici ma nel mondo che ci è permesso osservare 😉
Quello che invece è interessante è l’ esperienza d’ uso che naturalmente non si può evincere dalle immagini. Vi dico la mia opinione avendo provato e lavorato con entrambi gli obiettivi. Quando dico esperienza d’uso, mi riferisco agli aspetti legati all’ utilizzo dal punto di vista ergonomico, l’ agilità con cui ti muovi, la leggerezza, la velocità, la trasportabilità. Aspetti che durante le sessioni, che siano di lavoro durante la professione o per passione, ti permettono di agire in modo molto rilassato senza sentire ” l’ impegno” di dover “domare con fatica uno strumento. In parole semplici quando l’attrezzatura ti viene dietro e diventa una estensione di te stesso.
Detto questo, una domanda ad alta voce credo sia doverosa farsela : da ciò che abbiamo visto, se non ci fosse scritto il nome dell’ obiettivo sapresti riconoscere l’ uno o l’altro?
Invece, sapendolo e ricordandosi la differenza di prezzo di quasi 8 volte, spenderesti molto di più per avere risultati quasi sovrapponibili?
Personalmente ritengo che l’ Olympus 12-45 mm F4, abbia dimostrato di essere un obiettivo eccezionale e che faccia molto pensare a quanto si possa ottenere con pochissima spesa.
Questo è il senso di questo articolo, e volontariamente è stato fatto un confronto con un fuoriclasse del livello altissimo per dimostrare che a volte spendendo poco possiamo avere tanto.
Al prossimo articolo
Andrea
Per domande curiosità e formazione con me.
https://andreabernesco.com/workshops/
https://andreabernesco.com/on-line-consulting-with-andrea/